Lo sguardo di Satana - Carrie

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Lo sguardo di Satana - Carrie

Film tratto dall'omonimo romanzo di Stephen King. Carrie White è una ragazza timida ed impacciata, vessata dalla madre, fanatica religiosa che, timorosa del peccato, vieta alla figlia sedicenne qualsiasi relazione normale con i suoi coetanei. Fin dall'infanzia, Carrie dimostra capacità telecinetiche che esplodono quando la ragazza entra nella pubertà.
Stefania ha scritto questa trama

Titolo Originale: Carrie
Attori principali: Chloë Grace Moretz, Julianne Moore, Gabriella Wilde, Ansel Elgort, Alex Russell, Judy Greer, Portia Doubleday, Zoë Belkin, Samantha Weinstein, Karissa Strain, Katie Strain, Demetrius Joyette, Barry Shabaka Henley, Arlene Mazerolle, Evan Gilchrist, Eddie Max Huband, Tyler Rushton, Connor Price, Jefferson Brown, Cynthia Preston, Philip Nozuka, Kyle Mac, Michelle Nolden, Mouna Traoré, Chris Britton, Derek McGrath, Max Topplin, Annie Chen, Irene Poole, Hart Bochner, Natalie Dale, Chloe Van Landschoot, Kim Roberts, Mostra tutti

Regia: Kimberly Peirce
Sceneggiatura/Autore: Roberto Aguirre-Sacasa, Lawrence D. Cohen
Colonna sonora: Marco Beltrami
Fotografia: Steve Yedlin
Costumi: Luis Sequeira, Suzanne Aplin
Produttore: J. Miles Dale, Kevin Misher
Produzione: Usa
Genere: Drammatico, Horror
Durata: 100 minuti

Dove vedere in streaming Lo sguardo di Satana - Carrie

Remake piatto e soprattutto evitabile. / 9 Giugno 2018 in Lo sguardo di Satana - Carrie

Detto con tutta onestà ho trovato questo remake uno tra i più inutili(ma in fondo per me lo sono un po’ tutti) e mal realizzati che abbia mai visto in vita mia.
Premetto che sono di parte perché mi sono piaciuti sia il film del 1976 di De Palma sia il romanzo di Stephen King ma questo è davvero un horror semplicistico, con personaggi scontati e una conclusione pessima.
Kimberly Peirce ha già affrontato il tema della diversità e dell’emarginazione in “Boys don’t cry” e l’ha fatto egregiamente ma qui non è riuscita a dare lo stesso spessore psicologico al suo personaggio principale.
Il personaggio di Carrie rappresenta la pecca maggiore del film, mentre Julianne Moore nel ruolo della madre bigotta, antropofoba(e soprattutto androfoba) e psichicamente instabile se la cava benissimo Grace Chloe Moretz è del tutto inadatta per il ruolo di Carrie, troppo poco nerd e troppo somigliante a una velina per interpretare questo ruolo (nulla a che vedere con Sissy Spacek).
Senza poi contare che tutta la tensione del film di De Palma è totalmente assente, un prodotto alla fine diretto solo a un pubblico di adolescenti.
Un remake piatto e soprattutto evitabile. Guardatevi l’originale.

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1 Novembre 2014 in Lo sguardo di Satana - Carrie

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Adoro il romanzo nonché il film di De Palma ed ho provato, infatti, a non tenere conto della prima trasposizione cinematografica ( della seconda ricordo una Carrie non male, ma il film nel complesso non è niente di che)
Ma no, non ci siamo.
Ok la rivisitazione in chiave moderna, ma il tutto mi è sembrato una lunga puntata di un Beverly hills 90210 o un Dawson’s creek in chiave splatter, riuscita male. Molto.
La scena della doccia: troppo breve, non ho visto sul volto di Carrie il terrore vero, su quello delle compagne il disgusto , quel sadico piacere nell’infierire sul più debole.
Nessun ruolo risalta .
Non mi è piaciuta affatto l’attrice che ha interpretato Carrie, che sembrava più scimmiottare il personaggio che recitare.
I protagonisti stessi non sono affatto “approfonditi” ( e lo si può fare anche se un film dura un paio d’ore o poco meno, la madre di Carrie e lo stesso Tommy, non vengono fatti conoscere per quello che in realtà sono, del fanatismo religioso di Margareth si ha giusto un assaggio e la sua figura non sembra terrorizzare poi così tanto la figlia, né dominare la sua vita ed il suo stesso modo di pensare), la telecinesi c’è ma è ridotta ad un potere che Carrie accompagna con gesti delle mani quasi grotteschi, avendo come risultato scene che sembrano parodie di vecchi film di streghe, senza che vi sia nessun riferimento allo sfinimento fisico e mentale che ciò le comporta.
La stessa Carrie è fin troppo socievole ed in realtà il rapporto tra madre e figlia non ha momenti di dolcezza come nel film, ma è un dominare/subire perenne, un costante vivere nel terrore e nella rassegnazione.
No la scena finale, la caduta delle pietre si verifica quando Carrie ha tre anni ed è il momento in cui Margareth capisce che sua figlia è un potenziale ordigno assassino ed assiste impotente all’esplosione di un potere, nella speranza che niente possa ricausarne il riaffiorare.
Dopo la doccia di sangue al ballo Carrie perde proprio la ragione e uccide tutti quelli che le capitano sotto lo sguardo, compresa miss desjardin, chi si salva è solo chi riesce a scappare, ma la furia della ragazza non risparmia niente e nessuno.
Ok qualche cambiamento, non si può pretendere che la quantità enorme di dettagli con cui il Re descrive fatti e personaggi venga minuziosamente riportata, mi sta bene riproporre la storia ambientandola in tempi moderni, ma mi pare che i punti focali della storia siano stati trattati in maniera troppo superficiale.
Il risultato non è un remake valido, ma un prodotto mal riuscito.
Quasi ridicolo.
Salvo, ma solo un pochino, l’interpretazione della Moore.
IMHO, ovvio.

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7 Settembre 2014 in Lo sguardo di Satana - Carrie

Tra il 5 e il 6.
Credo che il punto di forza di questa nuova trasposizione cinematografica di “Carrie” sia nell’attenzione rivolta ai suoi personaggi giovanili (ma non solo).
La Peirce offre un diverso approccio, ottenendo un prodotto mirato per un pubblico prevalentemente più giovane. Rispetto al film del ’76, l’approccio qui è proprio da teen horror.
Manca però in tutto il resto. Nessuna tensione e nessuna trovata davvero originale e/o interessante che possa dare un senso a un (non) remake.
Una Carrie adattata ai tempi moderni per un giovane pubblico moderno?
D’accordo. Ma io continuerò a guardare il film di de Palma.

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11 Marzo 2014 in Lo sguardo di Satana - Carrie

innanzitutto bisogna dire che questo film non ha la pretesa di essere il remake del più celebre di Di palma, bensì una trasposizione cinematografica del celebre romanzo di King. Tant’è vero che lo stesso King ha supervisionato il progetto esprimendo le sue preferenze persino nella stessa scelta degli attori (per fortuna non è stata ascoltata la sua volontà di vedere una Lindsay lohan nel ruolo di Carrie eheh).
se si esce quindi dallo schema di “remake”, ci si può solo allora godere questo film.
Già un film che vede protagonista il binomio Moore-Moretz non può essere valutato meno di 6, se poi ci aggiungiamo la cura con cui la regista è riuscita a trasporre perfettamente il romanzo utilizzando una chiave moderna, allora il voto sale per forza.
Non voglio assolutamente impormi su chi il film non lo ha apprezzato quanto me, consiglio solo di guardarlo come un prodotto a sé piuttosto che come un remake 😉

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A Metà strada, ma… / 26 Gennaio 2014 in Lo sguardo di Satana - Carrie

Appunto: a metà strada, lo voto 5. Ma da vedere anche col voto basso, giusto per un confronto che lo giudica interessante!
Se lo paragoniamo al classico dell’orrore di Brian De Palma allora è un flop, ma se lo si guarda come i tanti horror in circolazione, il film appassiona e non è niente male: gli effetti sono migliori di quelli degli anni ’70 e emanano più tensione. Poi la protagonista è abbastanza brava e riveste una Carrie piena di rabbia e emarginazione. Ahimè (perchè la reputo insignificante…) devo dare merito anche a Julianne Moore, che ha dato al personaggio della madre un”isteria e una paranoia che la Piper Laurie non è riuscita a dare nel film originale.

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