Daddy's Home

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Daddy's Home

Brad fa di tutto per essere un buon patrigno per i figli che la moglie Sara ha avuto da un precedente matrimonio. Il suo impegno sarà messo a dura prova, quando nella vita famigliare ricomparirà Dusty, il vero padre dei ragazzini.
Stefania ha scritto questa trama

Titolo Originale: Daddy's Home
Attori principali: Will Ferrell, Mark Wahlberg, Linda Cardellini, Thomas Haden Church, Scarlett Estevez, Owen Vaccaro, Bobby Cannavale, Hannibal Buress, Bill Burr, Jamie Denbo, Mark L. Young, Matthew Paul Martinez, Dave Davis, James Harlon Palmer, Riley Ann Corbin, LaJessie Smith, Billy 4 Johnston, Olivia Renee Dupepe, Billy Slaughter, LaMonica Garrett, Nathaniel Woolsey, Kobe Bryant, John Cena, Alessandra Ambrosio, Didi Costine, Hector Presedo, Zora Ngwaba, Beau Joseph Faucheaux, Paul Scheer, D'Vitrius Shirley-Davie, Joshua Probus, Kerry Cahill, Chris Henchy, Caleb J. Middlebrooks, Cooper Dodson, Joel K. Berger, Grayson Thorne Kilpatrick, Alex Wayne Boutte, JoAnna Wortham, Allen Zwolle, Abigail C Addison, Chris Angerdina, Michael D. Anglin, Sue-Lynn Ansari, John L. Armijo, Saber Bankson, Charles Barber, Nazeema Bartek, Tony Beard, Lukas Bennett, Eric Berris, Tracy Brotherton, Brady Calhoun, Mostra tutti

Regia: Sean Anders
Sceneggiatura/Autore: Brian Burns, Adam McKay, Chris Henchy
Colonna sonora: Michael Andrews
Fotografia: Julio Macat
Costumi: Carol Ramsey, Richard Schoen
Produttore: Will Ferrell, Chris Henchy, Adam McKay, John Morris, Sean Anders, Riza Aziz, Jessica Elbaum, David Koplan, Joey McFarland, Kevin J. Messick, Diana Pokorny
Produzione: Usa
Genere: Commedia
Durata: 96 minuti

Dove vedere in streaming Daddy's Home

Bene i protagonisti e poco altro / 13 Settembre 2016 in Daddy's Home

Un film che ho visto più che altro per la coppia di protagonisti e devo dire che le premesse basse che avevo, sono state confermate. Non tanto per l’intesa comica che effettivamente si crea tra Wahlberg e Ferrell, ma più che altro per il film in sé, non molto divertente, povero di trovate particolari ed estremamente prevedibile. Sicuramente in mano ad altri attori sarebbe stato molto peggiore, diciamo quindi che dal punto di vista del recitato si salva, ma potete benissimo evitarlo. Note simpatiche: camei per Kobe Bryant e John Cena.

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Nel calderone della commedia americana / 13 Gennaio 2016 in Daddy's Home

Brad (Will Ferrel) è un cercatore di voci radiofoniche che si impegna al massimo per conquistare la fiducia e la simpatia dei figli della sua fresca moglie Sara (Linda Cardellini). Le sue attenzioni sono premurose e nonostante le difficoltà di inserimento riesce a entusiasmarsi per ogni minimo segnale di inclusione da parte dei bambini, sino a commuoversi. Un giorno però una telefonata in famiglia rompe gli equilibri: è di ritorno l’ex marito di Sara e padre dei figli, Dusty (Mark Wahlberg): un muscoloso, aitante, estremo macho a cui i bambini sono molto legati.
Daddy’s home è la tipica commedia americana che ci si aspetta, che si muove nel copione della famiglia allargata a due padri, di antitetici modelli: Brad, uomo affettuoso, attento, preciso sia verso la moglie che verso i figliastri, ma anche routinario, e Dusty, frizzante, imprevedibile, poco affidabile. I due uomini si scontrano faccia a faccia in un confronto che non mancherà di creare situazioni comiche.
La comoda poltrona in pelle del cinema sembra essere parte di uno spettacolo rassicurante, che non aggiunge niente al già visto del genere e che si muove seguendo linee mai imprevedibili. Il film si sviluppa attorno ai due maschi protagonisti, con particolare enfasi su Will Ferrel, unico vero comico del cast, ben supportato da un Mark Wahlberg che lavora con la fisicità, a contrasto con quella del primo. È appunto il gioco di differenze che crea i colori di questa commedia, che talvolta, seppur in un registro narrativo piatto, riesce a creare scene di comicità non scontata, mai demenziale. Il lavoro sui ritmi comici è buono e ruotano sempre intorno a Brad, primario aggancio empatico per lo spettatore. Alcuni eccessi (la sequenza in computer grafica della moto) rischiano di ridicolizzare la tranquillità della visione, ma la solida comicità americana che lavora sugli stereotipi mantiene saldo il tutto dall’inizio alla fine. Il personaggio-macchietta di Leo Holt (Thomas Haden Church) ne è uno splendido esempio: il classico imprenditore americano alla self-made man che, esasperandosi, si ridicolizza, è segno di una consapevolezza nel saper giocare con i modelli che non è così comune come si può pensare.
Il finale, seppur telefonato, mantiene i ritmi serrati e diverte, soprattutto nel cameo di una grande star, prestata al mondo del cinema per qualche minuto.

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