La donna della domenica
/ 19757.046 votiDall'omonimo romanzo di Fruttero e Lucentini. Un laido architetto torinese viene trovato ucciso nel suo appartamento, con il cranio sfondato da un grosso fallo di pietra. I principali indiziati sono alcuni esponenti della Torino altolocata ed il commissario Santamaria deve indagare sull'accaduto, dribblando borghesi annoiati alla ricerca di emozioni.
Stefania ha scritto questa trama
Titolo Originale: La donna della domenica
Attori principali: Marcello Mastroianni, Jacqueline Bisset, Jean-Louis Trintignant, Aldo Reggiani, Maria Teresa Albani, Omero Antonutti, Gigi Ballista, Fortunato Cecilia, Claudio Gora, Franco Nebbia, Lina Volonghi, Pino Caruso, Mario Ferrero, Giuseppe Anatrelli, Antonio Orlando, Ginette Marcelle Bron, Jean-Claude Clément, Antonino Faà di Bruno, Massimo Giuliani, Mauro Vestri, Ennio Antonelli, Dante Fioretti, Tina Lattanzi, Clara Bindi, Eleonora Spinelli, Nancy Lecchini, Aurelio Bertola, Gil Cagnè, Guglielmo Molasso, Mostra tutti
Regia: Luigi Comencini
Sceneggiatura/Autore: Agenore Incrocci, Furio Scarpelli
Colonna sonora: Ennio Morricone
Fotografia: Luciano Tovoli
Costumi: Mario Ambrosino
Produttore: Marcello D'Amico, Roberto Infascelli
Produzione: Italia
Genere: Drammatico, Commedia, Poliziesco
Durata: 109 minuti
Dove vedere in streaming La donna della domenica
Confesso che, nonostante la vivace confezione, il film non mi ha convinta fino in fondo.
Altra ammissione: ho letto il romanzo almeno una decina di anni fa, ricordo benissimo che mi piacque molto, ma -scena conclusiva a parte- non ne ricord(av)o alcuno sviluppo, perciò ho guardato il film scevra da ogni parallelismo tra il libro e la pellicola.
Detto ciò, ribadisco la mia perplessità: l’impianto giallo classico è strepitoso, le tipologie di personaggi coinvolti anche. Non è la struttura narrativa ad avermi delusa, ci mancherebbe, ma alcuni dettagli di contorno.
Complice un’imbarazzante rappresentazione della coppia omosessuale Trintignant-Reggiani (l’uno palesemente a disagio, l’altro capricciosamente femmineo), un Mastroianni a tratti distratto ed un doppiaggio discutibile (sardi e torinesi da dimenticare), il mio divertimento è via via scemato con il procedere della vicenda.
Note d’appendice: davvero brava Lina Volonghi; mamma mia, osceni i capelli dell’altrimenti bellissima Bisset.
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