Moolaadé

Film del 2004 sulle mutilazioni genitali femminile in Africa. Questo no, non mi è proprio piaciuto. Il tema è scottante, io ho una chiara opinione a proposito e gli scopi di denuncia del film sono apprezzabili, ma è lungo due ore ( troppo), la colonna sonora tradizionale è fastidiosissima e mi sono trovata a provare moti d’irritazione molto spesso. Na, bisogna catturarla la gente su un tema simile, non annoiarla.

L’ultimo cinema militante sopravvive ormai soltanto in Africa.
In questo bellissimo film una donna coraggiosa si batte, da sola contro tutto il villaggio, contro la pratica religiosa (barbara) dell’infibulazione. La causa è nobile, il messaggio importante, ma il film decolla soprattutto per la sua efficacia icastica.
Unica nota: ma siamo sicuri che film come questo siano visti in Africa e non siano piuttosto cinema da esportazione, da festival?
L’Africa non è l’India, dove una intera cittadina (l’ho visto con i miei occhi) si ferma, con scena surreali e isteriche, per l’arrivo improvviso di una stella di Bollywood, o dove un intero mercato chiude per consentire la visione dell’ultima puntata della telenovela delle 14.