Potiche - La bella statuina

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Potiche - La bella statuina

tratto da una famosa piece teatrale. l'industriale arrogante e maschilista Pujol viene colpito da infarto e costretto al riposo. La moglie, vera erede della fabbrica di ombrelli decide di prendersi carico dei suoi compiti durante la sua convalescenza. nonostante la diffidenza di tutti riesce a dare nuova vita all'impresa grazie anche all'aiuto di un sindacalista ex innamorato. Il marito una volta guarito riprende le redini dell'azienda così la moglie ormai convinta di avere capacità si butta con successo in politica.
leodefrenza ha scritto questa trama

Titolo Originale: Potiche
Attori principali: Catherine Deneuve, Gérard Depardieu, Fabrice Luchini, Karin Viard, Jérémie Renier, Judith Godrèche, Élodie Frégé, Sergi López, Bruno Lochet, Évelyne Dandry, Gautier About, Jean-Baptiste Shelmerdine, Noam Charlier, Martin De Myttenaere, Yannick Schmitz, Mostra tutti

Regia: François Ozon
Sceneggiatura/Autore: François Ozon
Colonna sonora: Philippe Rombi
Fotografia: Yorick Le Saux
Costumi: Pascaline Chavanne
Produttore: Eric Altmayer, Nicolas Altmayer, Alain-Gilles Viellevoye, Fabrice Delville
Produzione: Francia
Genere: Commedia
Durata: 103 minuti

Dove vedere in streaming Potiche - La bella statuina

Buco nell’ Ozon(o) / 14 Novembre 2015 in Potiche - La bella statuina

Vado controcorrente: ho trovato il film abbastanza noioso e scontato, questa fotografia patinata poi da abbastanza fastidio per quanto è perfetta, ma è un parere personale ovviamente. Personaggi un po’ stereotipati. Da Ozon mi aspetto film un po’ più profondi.

11 Ottobre 2013 in Potiche - La bella statuina

L’impressione che mi ha dato questo film è la tipica “Vorrei, ma non riesco”.
Ozon allestisce una pantomima (comunque basata su una piéce teatrale) ricca di spunti interessanti: tra questi, spiccano l’evoluzione delle dinamiche di coppia post ’68 e dei rapporti tra capitalisti e proletariato, nonché l’emancipazione femminile, declinata attraverso le tre figure femminili in scena.

Peccato che tutti questi elementi restino solo abbozzati e, a tratti, perfino mal caratterizzati: la Deneuve (cosa cosa cosa, dico io, è accaduto al suo viso? E’, letteralmente, plastificato) sembra la zia sia di Luchini che di Depardieu, Luchini stesso pasticcia un po’, i figli sono decisamente poco definiti e l’omosessualità chiaramente inespressa del maschio è una delle incertezze più lampanti del film.
Sporadicamente, compaiono particolati mordaci e promettenti, ma, alla fine, la pellicola approda stancamente ad una risoluzione prevedibile e noiosa.

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22 Dicembre 2012 in Potiche - La bella statuina

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Hey, non mi è piaciuto nemmeno questo. Comunque è colpa delle fuckin aspettative, 2/3 delle volte in cui tutti ti dicono “è bello, è bello, è bello” poi rimarrai deluso. I mean, sì, ok, bello ma… tutto qua? Dovevi far tutto questo casino per il solito film variopinto francese? E sticazzi?

Suzanne (Cathrine Deneuve) è la moglie perfettina e tutta casa e casa e casa di un industriale negli anni ’70. Lotte sociali, il marito, stronzo, rimane prigioniero degli operai e poi ha un malore. Lei lo salva e le tocca prendere in mano l’azienda (una bizzarra fabbrica di ombrelli). Riuscirà a reinstaurare la pace sociale e portare in utile l’azienda, tanto da entrare in guerra col marito stronzo quando quello torna. Nel frattempo si fa corteggiare dal sindacalista, con cui aveva in passato avuto una storia, il ciccionissimo Depardieu. Sempre più difficile far stare Depardieu nello schermo. E aiutare dai figli, uno artistoide (che è il solito belga biondo dei Dardennes) e l’altra con tendenze fascistoidi. Alla fine della fiera si capisce che pure lei è un po’ stronza, che non è mai stata perfettina e, forse per questi motivi, scenderà con successo nell’agone politico. Rivincita, delle donne questa volta, in tinta pastello, anche un film ideale per gli amanti del revival ’70s.

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19 Ottobre 2012 in Potiche - La bella statuina

Premetto che mi è complicato valutare il periodo storico, per mancata conoscenza (quella scolastica spesso non è sufficiente) di conseguenza il mio parere sarà unicamente rivolto al film ed ai personaggi.
Ho notato una sorta di egoismo di fondo in ciascuno, fatta eccezione per Laurent (il figlio) che sembra distaccarsi da tutto rappresentando lo spirito rivoluzionario della situazione.
Egoismo che porta a sfasciare famiglie e relazioni, basti pensare all’impossibilità di comprendere chi è il padre del proprio figlio.
Egoismo fatto di ricatti e minacce.
Mi è piaciuto però il modo in cui è stata creata una via per rivalutare le donne, il loro potere ed i loro diritti.
Ancora in dubbio per quanto riguarda la fotografia.

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21 Settembre 2012 in Potiche - La bella statuina

Commedia divertente ma non entusiasmante. Carina, ma dimenticabile.
Apprezzabile lo sforzo di creare una visione a tutto tondo della società degli anni ’70-’80 e dell’importanza dell’emancipazione femminile, ma viene totalmente distrutta l’idea di famiglia: ognuno pensa a sé e basta. Ma è davvero questo il senso delle lotte che sono avvenute in quegli anni? Sono questi i loro successi?
Bel tentativo, ma l’obiettivo non è stato centrato in pieno.

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