L'erba del vicino è sempre più verde

Complice la presenza di un impeccabile Cary Grant (che sostituì Rex Harrison, attore da lui stesso segnalato caldamente alla produzione ma che dovette recedere dal contratto quando dovette dedicarsi alla moglie malata), il film di Donen è un’elegantissima e particolarmente colorata trasposizione cinematografica di una commedia teatrale di Hugh Williams e Margaret Vyner, che annovera perfino la firma di Christian Dior tra gli stilisti.

Pur brillante ed originale nello sviluppo (dialoghi verbosissimi, al fulmicotone), però, il film mi ha convinta poco nei suoi assunti: la scelta repentina di Lady Rhyall di seguire l’audace americano (un Mitchum che, con quella splendida faccia da malandrino, pare sempre in odor di malaffare, anche quando è tirato a lucido) e l’aplombe davvero incredibile del marito mi sono parsi quantomai esagerati. Così, pur accettando la dimensione “finta” del racconto, non sono riuscita a farmi coinvolgere appieno dalla vicenda.

Davvero simpatici i titoli di testa, creati da Maurice Binder, che, di lì a un paio d’anni, avrebbe legato il suo nome alla mitica sequenza introduttiva dei film su James Bond.