5 Novembre 2021 in La fuga dell'assassino

Gabriel è tormentato da sogni vividi e violenti che lo vedono protagonista di efferati omicidi di uomini politici. Lo psichiatra che lo ha in cura attribuisce tali incubi e i disturbi ad essi associati a PTSD, ma sarà veramente così?
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Poteva essere un bel film, l’idea di base
seppur non troppo originale era comunque buona, ma la realizzazione è stata a dir poco deludente. Per non parlare della recitazione! Un Rhys Meyers fiacco, una performance deplorevole. Sembra quasi che negli ultimi anni l’attore che aveva abilmente prestato il volto a Chris Wilton, Henry
Tudor ed Elvis (tanto per citarne alcuni fra finzione e realmente esistiti) non sia più stato in grado di scegliere copioni decenti. Peccato rovinarsi con certe pellicole.

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