Sorpresa alla vodka / 13 Novembre 2020 in To The Lake

ATTENZIONE su indicazione dell'autore, la recensione potrebbe contenere anticipazioni della trama

Con paio di attenzioni in più , gli davo anche 8.
Il tema non è visto e rivisto , di più : epidemia mondiale , con effetti catastrofici su tutto…praticamente la nostra odiern realtà :-/ con la differenza che qui i malati muoiono tutti, non prima di essersi trasformati in mostri assetati di sangue dagli occhi albini.
Niente doppiaggio in italiano (questa cosa di Amazon / Netflix io proprio non la capisco) , ma la serie non ne risente.
Prime due puntate, assolutamente una bomba: gran ritmo e avvincenti. Dopo resta una bella serie ambientata tra bellissimi paesaggi ghiacciati , ma si dipana un pò nella …soap opera. Tipo Walking Dead. Si deve a tutti i costi infarcire il tema principale della fuga e del survival , con queste tematiche sentimentali – morali, di cui onestamente non frega una cippa a nessuno. Sia chiaro, non in maniera debordante come Walking Dead, dove gli eterni dialoghi moralisti hanno ucciso la serie…però insomma anche qui certe scene potevano essere accorciate.
Comunque rimane una bella serie, da guardare sia per la fotografia inusuale per il tema, sia per la buona recitazione dei protagonisti.
Le ultime 2-3 puntate sono un pò appiattite : momenti soft , alternati a un paio di episodi abbastanza “forti” , forse per mantenere alta l’attenzione.
Finale non-finale : porte aperte alla seconda stagione. Che , naturalmete, ben venga. Dasvidania !

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